La discriminazione nei posti di lavoro

La discriminazione è una realtà ancora presente in molti posti di lavoro e che alimenta non solo una profonda iniquità sociale ma genera anche pesanti ripercussioni sull’azienda stessa, con un inevitabile spreco di talenti umani  e una mancata opportunità di crescita. Dalla discriminazione ci si può e ci si deve difendere, per garantire il diritto di ciascuno di noi ad avere un lavoro dignitoso e libero da qualsiasi disuguaglianza.

Ho avuto l’occasione di approfondire questo argomento con le studentesse e gli studenti dell’associazione “Hortensia” della Luiss Guido Carli di Roma e, mentre parlavo con questi giovani che si affacciano per la prima volta al mondo del lavoro, mi sono ritrovata a riflettere su alcune tematiche non affrontate spesso e che invece meritano di essere approfondite.

Una delle questioni più interessanti che ho avuto modo di trattare durante questo tavolo di lavoro ha riguardato i vari strumenti che una lavoratrice o un lavoratore possiedono di diritto per far fronte ad una potenziale discriminazione. Uno dei miei consigli principali per chi deve affrontare un colloquio di lavoro è quello di assumere sempre informazioni sull’azienda, soprattutto sul modello organizzativo e sul codice etico che riportano i valori e la cultura dell’azienda e a cui la stessa deve necessariamente attenersi. Essere informati e consapevoli, infatti, è sempre il primo strumento necessario per difendersi da eventuali azioni discriminatorie e che permette successivamente ad ogni risorsa di sapere a chi rivolgersi per essere tutelati.

Attualmente, a livello nazionale, molto si sta facendo affinché ci sia più tutela, non solo nel caso di discriminazioni di genere ma anche di razza, orientamento sessuale o religione. Sono le aziende stesse ad essere responsabili di educare gli eventuali collaboratori che non condividono a pieno i valori aziendali. Più se ne parla, più ci si confronta, più si possono ridurre al minimo certi atteggiamenti.

Quando si valuta una risorsa è necessario concentrarsi sulle competenze, sulle potenzialità e sul valore della persona. La valutazione di un candidato è sempre un’attività complessa e, per fare ciò, è indispensabile una mente aperta che permetta di garantire equilibrio sia per il lavoratore che per l’azienda stessa.

Il messaggio deve essere chiaro: non permettiamo di farci giudicare su aspetti che esulano dal contesto lavorativo e non lasciamo scalfire la nostra integrità. La discriminazione nei posti di lavoro esiste ma, tutti noi, abbiamo la potenzialità e i mezzi necessari per combatterla.


Daria Catellani
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